11 - Una fisionomia operativa complessa
Nella seconda metà del Novecento si accentuò il processo evolutivo in virtù del quale quella che, all’inizio del secolo, era stata la guardia confinaria di un Paese prevalentemente agricolo divenne la polizia economico - finanziaria di una delle maggiori potenze del mondo moderno, tenuta a confrontarsi con i problemi della globalizzazione del mercato, del prelievo tributario in una società post - industriale, ed insieme, del controllo dei grandi flussi migratori generati dallo squilibrio nella distribuzione mondiale della ricchezza.
I settori più qualificanti della fisionomia istituzionale della Guardia di Finanza - la lotta all’evasione fiscale e la vigilanza sull’applicazione delle norme poste a tutela degli interessi politico - economici dello Stato e dell’Unione Europea - non si prestano ad una appropriata rappresentazione museale.
Lo spettro delle attività operative, tuttavia, è ampio, e comprende anche aspetti suggestivi, quali la lotta al traffico internazionale degli stupefacenti ed alla criminalità organizzata.
Il Corpo concorre inoltre con le altre forze di polizia al mantenimento dell’ordine pubblico, alla repressione dei reati comuni, come il falso monetario, ed all’azione di soccorso in occasione di pubbliche calamità.