7 - La Guardia di Finanza tra le due guerre
Negli anni ’20 e ’30 la Guardia di Finanza, mantenendo invariata la sua tradizionale vocazione confinaria,assunse la sua attuale fisionomia di organo di polizia economica e tributaria, dotato di speciali poteri e di tipica professionalità per la prevenzione e la repressione del contrabbando e dell’evasione fiscale, e per assicurare l’osservanza delle disposizioni di carattere politico-economico.
L’estensione della frontiera terrestre all’intero arco alpino rese necessaria l’acquisizione di un addestramento specifico ad operare in alta montagna mentre le esigenze della vigilanza costiera richiesero il potenziamento del naviglio d’altura.
Per far fronte a queste nuove necessità furono istituite nell'ordine: la Scuola Alpina di Predazzo, la Scuola di Polizia Tributaria di Roma e la Scuola Nautica di Pola. A nuclei specializzati furono affidate le investigazioni tributarie, valutarie e per il controllo dell’economia.
Ebbe notevole sviluppo anche l’organizzazione del servizio d’istituto nelle colonie dell’Africa Orientale, in Libia e nelle isole dell’Egeo. Un battaglione mobilitato partecipò, nel 1935, al conflitto italo-etiopico. Nel 1939 fu istituito il Comando della R. Guardia di Finanza d’Albania, che assorbì anche il corrispondente corpo di guardia confinaria.