Giorno della Memoria
Il 20 luglio del 2000, con la legge n. 211, il Parlamento italiano ha fissato con la data del 27 gennaio, che rievoca la liberazione di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945, il "Giorno della Memoria" nel corso del quale il Paese è chiamato a ricordare le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti, come monito contro il ripetersi di avvenimenti simili.
La Guardia di Finanza, associandosi alle numerose iniziative ed eventi culturali, sia nazionali che locali, ha istituzionalizzato tale giornata con una solenne cerimonia presso il proprio Sacrario dei Caduti, sito in Roma, ed ha ritenuto doveroso intraprendere un percorso di "salvaguardia della memoria". È stato così avviato un programma di ricerche storiche ad ampio raggio che hanno consentito, a tutt'oggi, di evidenziare e commemorare il prezioso contributo offerto dal Corpo in favore delle vittime della Shoah nonché le vicende dei singoli finanzieri, caduti nell'adempimento del dovere per salvaguardare la vita dei perseguitati dai nazifascisti.
Nel 2005, a tale scopo, è stato formalmente costituito un Nucleo di Ricerca, incaricato di organizzare e strutturare con taglio scientifico le ricerche in campo storiografico che il Museo Storico del Corpo aveva già intrapreso da diversi anni. Il lavoro ha fino ad ora consentito di:
- ricostruire il ruolo svolto dalla Guardia di Finanza tra il 1943 e il 1945, in particolare le vicende che hanno interessato numerosi appartenenti al Corpo i quali, spesso coadiuvati dalle proprie famiglie, sfruttando le prerogative concesse dal proprio ruolo e dai compiti istituzionali si adoperarono nel portare aiuto ai perseguitati politici e razziali, salvandone centinaia dalla deportazione;
- riabilitare la memoria di quei finanzieri di religione ebraica che vennero espulsi dal Corpo nel 1938 a causa dell'entrata in vigore delle inique leggi razziali, alcuni dei quali persero la vita nei campi di sterminio nazisti;
- commemorare gli oltre 600 militari del Corpo caduti nei campi di prigionia tedeschi , internati per aver tentato di salvaguardare la vita dei perseguitati dai nazifascisti ovvero catturati successivamente all'armistizio dell'8 settembre 1943.
Le pagine di eroismo e solidarietà scritte dai finanzieri hanno ricevuto un prestigioso riconoscimento collettivo con la concessione della Medaglia d'Oro al Merito Civile alla Bandiera di Guerra del Corpo per gli aiuti prestati ai profughi ebrei. È stato però premiato anche il sacrificio individuale: sono 7 le Fiamme Gialle riconosciute "Giusti tra le Nazioni" (i cui nomi sono ricordati a Gerusalemme nel Memoriale dello "Yad Vashem") e 10 i decorati "alla memoria", con Medaglia d'Oro e di Bronzo al Merito Civile, per aver salvato centinaia di ebrei sacrificando la propria vita, mentre un finanziere ha anche ottenuto la Medaglia d'Oro della "Fondazione Carnegie" per gli atti di eroismo, per aver fatto fuggire dai vagoni piombati centinaia di persone destinate alla deportazione.
La conoscenza e la diffusione di queste pagine di storia è stata affidata a specifiche pubblicazioni, per lo più realizzate a cura del Museo Storico del Corpo, con la collaborazione dell'editoria privata.