La caserma Mazzini
In uso al Corpo dal 1948, è collocata nell’antica e suggestiva mole del castello “Aragonese”.
Adiacente al castello “Aragonese”, è situato il castello “Angioino” che, con il primo, forma un unico complesso noto con il nome di “Fortezza di Gaeta”. Le prime notizie sicure di un complesso fortificato risalgono al tempo della dominazione sveva e, precisamente, sotto il regno di Federico II (1197-1250).
Tuttavia, un castello già doveva esistere a Gaeta ancor prima, in quanto sul rovescio del “follaro”, moneta di rame coniata al tempo della dominazione normanna (1154-1194) nella città tirrenica, è raffigurata la pianta poligonale di un edificio, nel quale è possibile ravvisare quello che fu l’antico castello di Gaeta.
Nel 1227, Federico II terminò la costruzione del castello e vi destinò un castellano ed una nutrita guarnigione di armati. Dopo soli tre anni dalla edificazione, però, il castello fu raso al suolo dagli stessi gaetani ribelli.
Il castello fu ricostruito intorno al 1279, durante la dominazione angioina. La fortezza doveva avere pianta quadrangolare, secondo l’architettura dell’epoca, con quattro altissime torri agli angoli. Oggi il castello “Angioino” è munito di tre torri a forma di cono tronco che guardano la città, in particolare il torrione che sorge all’angolo occidentale è a tre piani ed è sormontato da una cupola.
Nel 1436, Alfonso d’Aragona conquistò Gaeta e, compresa l’importanza strategica del fortilizio, si impegnò ad ampliarlo e rafforzarlo.
Il castello “Aragonese” presenta torri cilindriche in tre dei suoi angoli, quella a sud-ovest è la più alta ed è comunemente nota come “torre alfonsina”. I lati del castello sono rafforzati da speroni circondati da un ampio fossato. Ad ovest il castello è protetto da un dirupo che cade a picco sul mare.
Nel 1870, con la storia del castello “Aragonese” va ad intersecarsi la vita di un grande personaggio italiano, che ha dato il nome alla caserma: Giuseppe Mazzini. Il Mazzini fu mandato a scontare tra le mura del castello di Gaeta il suo grande amore per la libertà, in seguito all’arresto per l’agitazione repubblicana che promosse nella penisola, mentre le truppe italiane si preparavano all’entrata a Roma. Condotto al castello, il Mazzini fu fatto alloggiare nell’angolo sud-est, al secondo piano, in un piccolo appartamento. L’alloggio non aveva l’aspetto di prigione ed il Mazzini si dichiarò grato del trattamento ricevuto. La detenzione del Mazzini durò poco meno di due mesi e fu liberato per effetto dell’amnistia.
Posta al piano terra del castello, degna di particolare menzione è la suggestiva Cappella Reale consacrata a “S. Maria del Castello”, i cui lavori di restauro sono terminati nel 1998.
La caserma “Mazzini” ospita il Comando Compagnia Allievi, a cui sono demandati compiti di formazione dei giovani neo-arruolati.
La capacità ricettiva della struttura è di circa 150 posti letto e, inoltre, vi trovano collocazione due foresterie.
La caserma dispone di aule specialistiche e laboratori didattici, destinati allo svolgimento dell’attività di specializzazione del personale del contingente di mare e ordinario.
Diverse e particolarmente importanti per il complessivo funzionamento della Scuola Nautica sono le articolazioni logistiche del Reparto Comando e dell’Ufficio Personale Addestramento e Studi che trovano collocazione nella struttura:
- tipografia, con annesso laboratorio fotografico;
- armeria;
- magazzino vestiario;
- beni mobili e casermaggio, con i relativi magazzini;
- autodrappello, con il relativo parco automezzi;
- centro cifra;
- squadra trasmissioni.
Lo stabile dispone di attrezzature sportive all’aperto ed accoglie il “Museo Navale” della Guardia di Finanza, che attraverso l’esposizione di modelli, uniformi, fotografie, cimeli, strumenti nautici e attrezzature marinaresche, fa rivivere al visitatore gli avvenimenti della storia del Servizio Navale del Corpo, dalle origini ai giorni nostri.
Adiacente al castello, inoltre, è situato un fabbricato denominato “Palazzina C”, al cui interno sono sistemati circa 30 posti letto, destinati alle allieve del contingente di mare.