Stemma Araldico
Il Presidente della Repubblica, con decreto 17 gennaio 1991, ha concesso alla Scuola Sottufficiali della Guardia di Finanza, ora Scuola Ispettori e Sovrintendenti, lo Stemma Araldico così descritto:
"Stemma: inquartato: nel primo, di verde, al grifone in profilo, seduto sugli arti posteriori, poggiante la zampa anteriore destra sul forziere posto a destra, il tutto d'oro e sostenuto dal terreno ristretto, dello stesso; nel secondo, di rosso, al gladio d'oro posto in palo, caricante con la parte inferiore il libro aperto, d'argento; nel terzo, di azzurro, alla montagna rocciosa, d'oro, parzialmente innevata d'argento, fondata in punta; nel quarto, d'argento, alla caravella d'oro, guarnita di azzurro, posta di tre quarti, attraversante, con la prua a destra, navigante sul mare di azzurro, mareggiato d'argento.
Lo scudo è timbrato dalla corona turrita d'oro degli Enti Militari.
Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d'oro, il motto, in lettere maiuscole di nero: "CONSILIO ET VIRTUTE"".
Nel primo quadrato, il grifone d’oro che poggia la zampa anteriore destra sul forziere dello Stato, simbolo dell’insieme dei compiti istituzionali della Guardia di Finanza.
Nel secondo, il gladio d’oro caricante il libro aperto d’argento, che rappresentano nel gladio, la tradizione militare, lo status militare e l’addestramento militare impartito agli allievi; nel libro, il simbolo dello studio e della preparazione giuridica e tecnico-professionale. La montagna rocciosa e la caravella, che simboleggiano, rispettivamente, l’aliquota di allievi del contingente ordinario e quella del contingente di mare, nonché la specificità delle diverse attività addestrative svolte presso la Scuola. Con la montagna rocciosa si vuole anche ricordare le più antiche origini del Corpo, nato in montagna come organismo deputato alla vigilanza dei confini.