Stemma Guardia di Finanza

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La stecca, oggi raro e prezioso cimelio che in tutti gli Istituti militari viene custodito gelosamente dagli Allievi Anziani, affonda le proprie origini nella prima metà del XIX secolo. Oggetto in uso tra il 1820 ed il 1940, la stecca (lustrino il suo nome ufficiale) era, materialmente, un pezzo di legno di noce (delle dimensioni di cm 30,5 x 4,5 x 0,5) ad una delle cui estremità era presente un foro da cui proseguiva una fessura per tutta la lunghezza della stecca stessa. La finalità era quella di accogliere i bottoni della giubba della divisa che venivano inseriti nel foro e poi fatti scivolare lungo la fessura. Una volta inseriti tutti i bottoni nella stecca era possibile lucidarli senza sporcare il tessuto (di qui il nome originario “lustrino”). Costituente parte integrante del corredo individuale, il lustrino, o pazienza, diviene ben presto simbolo di militarità ed anzianità di servizio, diffondendosi ben presto in tutti gli Istituti Militari. Presso di essi se ne conservava un esemplare (ovvero copia d’argento o d’avorio) nella sala dei cimeli storici e, ogni anno, veniva consegnato dal Capocorso anziano all’Allievo più giovane del 1° anno, nel giorno del MAC π 300 (diventato poi MAC π 100). In questo senso gli “anziani”, goliardicamente, cedevano in consegna le fatiche accademiche ai “cappelloni”, che le ereditavano con la pazienza. A partire dal 1870, a tale termine cominciò a sostituirsi quello di “stecca”, evidente richiamo al materiale ed alla forma del lustrino. La cerimonia ben presto si intrise di significato simbolico, da un lato rappresentando la celebrazione del meritato conseguimento della "stelletta" e, dall'altro, un incitamento all'impegno rivolto dagli "Anziani" e "Cappelloni". La cerimonia sopravvive, ancora oggi, inalterata nella sostanza e nel significato, in molti Istituti Militari, tra cui anche l’Accademia della Guardia di Finanza. Sulla stecca, ogni Corso di Accademia appone una copia lignea del proprio Crest, a memoria del proprio passaggio tra chi tale secolare cimelio ha ricevuto, conservato e tramandato. La stecca dell’Accademia è custodita presso la "sala convegni" degli "Anziani".

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