Stemma Guardia di Finanza

Cerca

La Didattica

La formazione iniziale degli Ufficiali, dei corsi ordinari, appartenenti al Ruolo Normale - Comparti Ordinario e Aeronavale è strutturata su:

un biennio di Accademia frequentato con la qualifica di allievo ufficiale;

un triennio di Applicazione frequentato per i primi due anni con il grado di Sottotenente e per un anno con quello di Tenente.

Tale percorso didattico si conclude con il conseguimento della Laurea Magistrale a ciclo unico in “Giurisprudenza”

L’obiettivo è la formazione di una figura professionale dalla preparazione completa ed equilibrata, caratterizzata da un bilanciamento tra i profili culturali e tecnico – professionali; un professionista al passo con i mutamenti giuridici, economici e sociali del nostro Paese e con le esigenze operative che la Guardia di Finanza è chiamata a intervenire, in qualità di “Forza di Polizia”, a tutela della sicurezza economica e finanziaria della Nazione.

L’intero corso si svolge con modalità coerenti con le norme universitarie e secondo un ordinamento didattico definito dall’Università degli studi di Bergamo d’intesa con l’Accademia della Guardia di Finanza e dai competenti organi dell’Università convenzionata

I piani di studio sono accuratamente calibrati in modo da trasmettere non solo un alto livello di conoscenza di temi d’avanguardia e di specialità dell’ambito giuridico, ma anche la capacità di elaborazione di complessi processi di analisi e di sviluppo di progetti originali ed innovativi. I citati piani di studio prevedono attività “formative di base” che, tra le altre materie, comprendono diritto costituzionale, economia politica ed istituzioni di diritto privato, e attività “formative caratterizzanti”, che, invece, comprendono materie come diritto penale, diritto processuale penale, diritto commerciale e diritto tributario.

Oltre allo svolgimento dei Corsi quinquennali, l’Accademia cura anche la formazione degli Ufficiali:

  • del Comparto Speciale, tratti dagli Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri in possesso dei requisiti previsti dal relativo bando di concorso, che frequentano un corso annuale;
  • del Comparto Speciale, riservato ai Luogotenenti del Corpo della Guardia di Finanza in servizio permanente con almeno 3 anni di anzianità nel grado;
  • del Ruolo Tecnico Logistico Amministrativo, tratti dai civili e militari del Corpo in possesso del diploma di laurea in discipline afferenti alla specialità per la quale si concorre (Ufficiali medici, informatici, psicologi, ingegneri, veterinari, amministrativi, ecc.) che affrontano un Corso della durata di 1 anno.

L’Addestramento

L’attività addestrativa costituisce il necessario completamento della didattica d’aula e assume peculiare importanza nell’ordine di far acquisire agli allievi specifiche competenze tecnico-operative e creare occasioni volte a far maturare in loro il senso di appartenenza al Corpo e di identificazione con le sue finalità istituzionali.

Essa si estrinseca nella formazione tecnico-professionale, in una parte applicativa militare e nell’addestramento ginnico-sportivo.

L’addestramento tecnico-professionale è indirizzato a integrare la parte didattica fornendo agli allievi le conoscenze teoriche e, soprattutto, pratiche più direttamente rivolte all’attività di esecuzione del servizio attraverso:

  • il tirocinio pratico di servizio, presso i Reparti operativi del Corpo, rivolto al 1° al 2° e al 3° anno di Applicazione, finalizzato alla concreta implementazione delle conoscenze teoriche acquisite in Accademia;
  • un intenso programma di seminari, conferenze e visite professionali presso i Reparti del Corpo o di altre Forze di Polizia italiane ed estere e enti Istituzionali.

La parte applicativa militare è connessa ai compiti di concorso alla difesa militare affidati al Corpo e in una prospettiva di impiego operativo interforze e mira allo stesso tempo a trasfondere nei futuri Ufficiali le conoscenze di base necessarie per affrontare con piena consapevolezza il comando di uomini e mezzi.

In tale ambito vengono svolte:

  • esercitazioni militari interne, consistenti nell’istruzione formale e nell’addestramento ai movimenti di marcia individuale e di reparto, nonché nella pratica d’armi e nel perfezionamento al tiro con armi individuali e di Reparto;
  • esercitazioni militari esterne, costituite dall’addestramento tecnico-tattico al combattimento individuale e di Reparto e nelle esercitazioni di tiro;
  • l’addestramento sciistico ed “esercitazioni estive”, anche in considerazione delle origini “montane” del Corpo.

Nel corso di “Tecniche di Polizia Giudiziaria e Polizia di Sicurezza”, svolte al 3° anno di Applicazione, in sinergia con gli attinenti insegnamenti teorici ricevuti nella materia “diritto processuale penale” ed in vista dell’immissione in servizio, viene completata l’attività di addestramento al tiro e vengono fornite cognizioni pratiche sull’attività di polizia in senso ampio, con significativo orientamento verso quella di polizia giudiziaria.

L’addestramento ginnico–sportivo rientra tra le componenti essenziali per la formazione dell’Ufficiale, in quanto rivolto a:

  • consolidare e favorire, durante tutto il ciclo formativo, il mantenimento di un’efficiente condizione fisica;
  • costituire un importante momento di completamento della formazione caratteriale;
  • fornire specifiche conoscenze utili per le future attività di servizio (ad esempio: difesa personale e nuoto di salvamento e primo soccorso).

Il Ruolo Normale Comparto Aeronavale

A completamento del panorama addestrativo svolto in Accademia, va specificato che gli allievi appartenenti al Comparto Aeronavale si distinguono in specializzandi “Piloti militari” e “Comandanti di Stazione ed Unità Navale”. Essi svolgono le esercitazioni militari interne insieme agli Allievi del Ruolo Normale Comparto Ordinario, mentre le esercitazioni militari esterne e l’addestramento tecnico-professionale è svolto, in parte, attraverso specifiche attività addestrative al volo ed alla navigazione. Per i Piloti militari è previsto un iter formativo che contempla una selezione iniziale volta all’acquisizione del “Brevetto di Pilota di Aeroplano” che si svolge presso il 70° Stormo dell’Aeronautica Militare di Latina.

Inoltre, durante il triennio di Accademia, gli allievi svolgono specifici corsi addestrativi quali il corso di “sopravvivenza in mare”, il corso di “sopravvivenza in montagna”, il corso di “abilitazione basica aliante”, il corso “Aviation English” e il corso “Crew Resource Management”. Infine, al termine del 3° anno di Applicazione, ottenuta la Laurea Magistrale in Giurisprudenza, gli Ufficiali Allievi conseguono, dopo un corso di specializzazione presso le scuole di volo della United States Navy, il “Brevetto di Pilota Militare”.

I Comandanti di Stazione ed Unità Navale

A completamento dell’iter formativo, per gli allievi di entrambe le specializzazioni sono previsti il “tirocinio pratico di servizio” al 1° anno di Applicazione e il “tirocinio di cooperazione aeronavale I e II”, rispettivamente al 2° e 3° anno dei Corsi di Applicazione, presso i Reparti Aeronavali presenti sul territorio nazionale e il Comando Operativo Aeronavale del Corpo.

Nel corso del biennio di Accademia sono previste specifiche attività addestrative quali il “corso di sopravvivenza in mare”, il “corso Gestione della crisi e valutazione del comportamento umano sotto stress” e le sessioni di “ambientamento navale” a bordo delle unità in forza ai Reparti Operativi Aeronavali. Successivamente gli allievi partecipano alla campagna addestrativa estiva sulle Navi Scuola della Marina Militare (1° anno) ed alle crociere addestrative sulle imbarcazioni della Scuola Nautica di Gaeta (2° anno). Infine, al termine del 3° anno di Applicazione, gli Ufficiali Allievi svolgono un corso di specializzazione quale “Comandante di Stazione ed Unità Navale”, presso l’Accademia Navale di Livorno e la Scuola Nautica del Corpo.


Questa pagina ti è stata utile?