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Nella marcia il successo conseguito l’anno prima nello Scudo Nelli fece da sprone tantoché, durante l’anno, venne effettuata una selezione delle reclute da sottoporre alla successiva preparazione.
Un’iniziativa che dette frutti eccellenti poiché nell’anno vennero avviati allo sport i tre maggiori campioni che la Guardia di Finanza abbia prodotto all’epoca nel campo della marcia: Domenico Velia, Alberico Del Monte e Giuseppe Di Giovanni. Il primo agguantò subito concrete affermazioni poiché, ancora allievo, nel corso dell’anno vinse davanti a campioni della taglia di Brunetti e Del Sole in una classica importantissima come il giro di Roma; in seguito però, pur mantenendosi ad un alto livello, non corrispose del tutto alle aspettative iniziali.
Il secondo maturò più lentamente, ma più sicuramente fu senza dubbio uno dei migliori marciatori italiani del triennio 1924-1926 e si sarebbe affermato ancor meglio se fosse stato possibile riservarlo alle gare su pista: realizzò più volte tempi intorno ai 47' netti sui 10 chilometri. Il terzo era il più dotato di classe assoluta ed in grado di emulare le gesta di Altimani e di Frigerio. Sullo scorcio del 1923, appena iniziato alla marcia, giunse secondo nel giro di Napoli battendo Del Sole e, nel gennaio 1924, in preparazione per la gara dello ‘Scudo Nelli’, dimostrò di essere di gran lunga il migliore dei marciatori gialloverdi. Purtroppo, in conseguenza proprio della marcia a squadre disputata in pieno inverno sotto la pioggia e con temperatura assai rigida, contrasse nel febbraio 1924 un catarro bronchiale che lo costrinse ad una lunga degenza in ospedale e ne menomò il fisico e soprattutto il morale, sicché perse la convinzione in se stesso e non ricuperò più lo splendido slancio che lo caratterizzava.
Il 1923, per quello che riguarda l’organizzazione sportiva all’interno del Corpo, fu anche l’anno in cui le Fiamme Gialle iniziarono a pensare allo sport come un’entità parallela e complementare alla formazione militare. Questo avvenne, principalmente, nello sci che iniziò a mietere le prime due vittorie di squadra nelle gare di fondo di Asiago e del Monte Bondone. A questi due risultati, che motivarono oltremodo gli atleti, si aggiunse il 4° posto ottenuto nella gara internazionale di fondo svoltasi a Vipiteno. I risultati del ’23 segnarono, quindi, l'inizio di un'attività che porterà negli anni a venire i colori delle Fiamme Gialle a risultati di autentica eccellenza.
La Guardia di Finanza, grazie ad Angelo e Carlo Bovi, validamente appoggiato dal suo comandante di plotone, Tenente Gaetano Simoni, del quale tratteremo più avanti, partecipò anche a tornei di “palla al volo” e “palla al cesto” – sport antesignani delle odierne discipline del volley e del basket – vincendo due scudetti che però inspiegabilmente gli albi d’oro delle rispettive federazioni non registrano. Erano giochi organizzati dalla Federazione Ginnastica Nazionale Italiana che, per decenni, aveva monopolizzato e gestito tutta la materia polisportiva tanto da essere antesignana anche nel calcio. I primi campionati di volley e di basket, quindi, furono organizzati nel 1923. La rivista “Il Ginnasta”, organo ufficiale federale, riporta fedelmente risultati, partecipanti e formazioni. Alla finale della “palla al cesto”, disputata il 23 novembre a Milano, parteciparono le compagini di: Ricreatorio De Amicis di Trieste, Unione Sportiva Milanese e Guardia di Finanza con la sua Legione Allievi allenata proprio dal maresciallo Angelo Bovi. I finanzieri si aggiudicarono il titolo italiano battendo l’US Milanese per 32 a 27 ed il Ricreatorio TS per 55 a 20.
Una settimana dopo ci fu la finale della “palla al volo”: allo stadio della Farnesina si affrontarono finanzieri e carabinieri di Firenze. Prevalsero, ancora una volta, gli uomini del maresciallo Bovi (15-0; 15-3). La squadra Fiamme Gialle si affermò anche nel campionato di pallavolo del 1925 ed in quello di pallacanestro del 1926 disputato nel campo sportivo della Società Ginnastica di Roma, una delle quattro squadre partecipanti: le altre erano la squadra dello Stormo Aerostieri di Monte Mario e quella della Giovane Italia. I due sport, pallavolo e pallacanestro, con l’inizio del 1927 conclusero imbattuti il loro ciclo vitale e agonistico nella Guardia di Finanza.