Stemma Guardia di Finanza

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L’attività della Guardia di finanza a tutela della spesa pubblica è rivolta anche al settore delle cosiddette “Prestazioni Sociali”, vale a dire tutte le prestazioni spettanti a cittadini in condizione economica o sociale svantaggiate, consistenti sia in erogazioni di somme di denaro a sostegno del reddito e dell’inclusione lavorativa (come il Reddito di Emergenza, il Reddito di cittadinanza o l’Assegno di Inclusione o il Supporto per la formazione e il lavoro), sia in prestazioni economiche, come i “buoni libro” o le borse di studio, sia in erogazione di servizi, gratuiti o a pagamento agevolato, come gli asili nido e agli altri servizi per l’infanzia, le mense scolastiche, i servizi socio-sanitari domiciliari e abitativi.

Rientrano in questo contesto operativo anche le esenzioni dal pagamento del ticket sanitario in relazione alla fruizione di prestazioni sanitarie di varia natura erogate a cittadini in possesso dei previsti requisiti reddituali o in relazione al tipo di patologia o allo stato di invalidità sofferti.

L’attività di controllo nei confronti dei soggetti destinatari delle menzionate agevolazioni mira, da un lato, a salvaguardare gli interessi finanziari degli Enti erogatori e, dall’altro, a perseguire obiettivi di “equità sociale”, tutelando la corretta redistribuzione delle risorse pubbliche nei confronti di chi ne abbia effettivamente diritto e bisogno e reprimendo le condotte di indebita richiesta e/o percezione di sussidi e agevolazioni e l’indebito accesso a servizi agevolati o gratuiti.

L’azione della Guardia di finanza nei comparti in esame si muove lungo due direttrici:

  • la prima di natura collaborativa, che vede la cooperazione del Corpo con gli altri attori istituzionali a livello nazionale (I.N.P.S.), regionale, locale fino alle singole AA.SS.LL. e Università, attraverso la stipula di specifici protocolli d’intesa finalizzati allo scambio di informazioni suscettibili di approfondimento ispettivo in relazione a ipotesi di violazioni di carattere sostanziale, ovvero connesse a fenomeni di rilevanza penale che travalicano le competenze degli organi amministrativi;
  • la seconda di carattere operativo, che si traduce nelle indagini sviluppate dal Corpo, d’iniziativa ovvero delegate dall’Autorità Giudiziaria

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