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La collaborazione con il Garante per la tutela dei dati personali

Il "Codice in materia di trattamento dei dati personali" (art. 158, comma 3, del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196) stabilisce che, per lo svolgimento delle sue funzioni, l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali si avvale, ove necessario, anche della collaborazione di altri organi dello Stato.

Nell’ambito del quadro normativo di riferimento e in attuazione dei principi contenuti nel D.Lgs. n. 68/2001, che ribadisce la competenza generale del Corpo in materia economico-finanziaria e ne prevede espressamente la collaborazione con le Autorità indipendenti, in data 31 marzo 2021, il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, e il Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Prof. Avv. Pasquale Stanzione, hanno rinnovato il protocollo d’intesa relativo alla collaborazione tra le due Istituzioni.

L’accordo, confermando una collaborazione consolidata nel tempo (il primo accordo risale al 26 settembre 2002, successivamente rinnovato nel 2016), prevede l’implementazione delle sinergie in essere finalizzate al miglioramento dell’efficacia complessiva delle attività connesse alla vigilanza sul rispetto delle norme che disciplinano la tutela dei dati personali, in virtù delle nuove attribuzioni affidate al Garante dalla normativa nazionale e comunitaria.

Gli ambiti del partenariato vedono il ruolo attivo del Gruppo Privacy del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche, il quale assicura, con proiezione nazionale, gli adempimenti connessi all'attività collaborativa, anche avvalendosi dei Reparti del Corpo dislocati sul territorio e coinvolgendo le altre articolazioni del citato Nucleo Speciale per tutte quelle attività di accertamento che richiedono un’elevata specializzazione in ambito telematico.

Nel suddetto Nucleo Speciale, infatti, sono concentrate le migliori professionalità del settore, sia dal punto di vista operativo che per quanto riguarda le funzioni di analisi dei fenomeni che toccano il comparto.

Scopo del protocollo è, in sintesi, assicurare all’Autorità, tramite l’Unità Speciale e i Reparti territoriali da questa delegati, un’efficace collaborazione allo svolgimento delle sue funzioni ispettive, conoscitive e informative sui fenomeni che riguardano il trattamento dei dati personali.

In particolare, il Corpo collabora all’attività ispettiva condotta dall’Autorità attraverso:

  • il reperimento di dati e informazioni sui soggetti da controllare;
  • la partecipazione di proprio personale agli accessi alle banche dati, ispezioni, verifiche e alle altre rilevazioni nei luoghi ove si svolge il trattamento, compresi tutti gli strumenti e mezzi di trattamento dei dati;
  • l’assistenza nei rapporti con le Autorità Giudiziarie;
  • lo sviluppo di attività delegate o sub-delegate per l’accertamento delle violazioni in materia di protezione dei dati personali;
  • la partecipazione di proprio personale, a richiesta del Garante, a operazioni congiunte ai sensi dell'art. 62 del Regolamento (UE) 2016/679, con Autorità di protezione dei dati personali appartenenti ad altri Paesi;
  • l'esecuzione di indagini conoscitive sullo stato di attuazione della legge in determinati settori;
  • l'attività di notifica degli atti e dei provvedimenti adottati nell'esercizio dei poteri di cui all'art. 58 del Regolamento (UE) 2016/679;
  • l’esecuzione, a richiesta del Garante, di verifiche on-line, codificate sulla base di uno o più provvedimenti del Garante, volte a rilevare, dall’esame dei siti web e degli altri strumenti telematici utilizzati, il rispetto della disciplina di protezione dei dati personali da parte dei titolari, pubblici e privati, che effettuano trattamenti di tali dati per mezzo di reti telematiche;
  • la progettazione e attuazione, d’intesa con il Garante, di altre iniziative, anche nell’ambito della cooperazione internazionale.

Con il memorandum sono state previste più strette sinergie nell’attività di informazione in tema di protezione dei dati personali, mediante il supporto dell’Autorità nei processi di formazione del personale nella particolare materia.

Viene ribadito, dunque, il ruolo della Guardia di Finanza nel comparto, di rilievo per la collettività, che riguarda un insieme di diritti sempre più sentiti dai cittadini.

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