Comparto Aeronavale
Benvenuti nelle pagine dedicate al Comparto Aeronavale della Guardia di Finanza.
Con il Decreto Legislativo n.177/2016, entrato in vigore il 13 settembre 2016, sono state soppresse le Squadre Nautiche della Polizia di Stato, i siti navali dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo Forestale dello Stato ed i relativi mezzi, trasferiti alla Guardia di Finanza, successivamente il decreto del Ministro dell’Interno del 15 agosto 2017, concernente la Direttiva sui comparti di specialità, ha affidato al Corpo il comparto della “sicurezza del mare”, assegnando compiti di ordine e sicurezza pubblica che si aggiungono alle consolidate attività di polizia economico finanziaria, proprie della Guardia di Finanza in mare.
Per espletare tali fondamentali funzioni, il Comparto Aeronavale è strutturato su una componente di Proiezione ed una componente regionale.
La componente di Proiezione, dotata di mezzi più performanti, risponde alle esigenze di controllo delle acque del Mediterraneo e si articola su tre Gruppi Aeronavali ed un Gruppo di Esplorazione Aeromarittima.
La componente Regionale, invece, è articolata su 15 Reparti Operativi Aeronavali, dislocati lungo tutte le coste nazionali a difesa del mare territoriale e le acque adiacenti.
Compiti istituzionali
Il Decreto Legislativo 19 marzo 2001, n. 68 attribuisce, in via esclusiva, alla Guardia di Finanza, mediante il proprio dispositivo aeronavale, funzioni di polizia economico e finanziaria in mare, nonché, nel quadro del sistema di coordinamento fra le Forze di Polizia previsto dalla Legge n. 121 del 1981 in materia di Ordine e Sicurezza Pubblica, di contrasto ai traffici illeciti.
Si tratta degli stessi compiti che coinvolgono le responsabilità della Guardia di Finanza sulla terraferma, nell’ambito di un dispositivo organizzativo e operativo unitario, in cui i Reparti Aeronavali dialogano costantemente con le componenti territoriale, investigativa e speciale, scambiandosi informazioni, pianificando ed eseguendo interventi congiunti o coordinati.
Conseguentemente, i Reparti Aeronavali del Corpo forniscono un importante contributo ai Piani Operativi per il conseguimento degli obiettivi assegnati alla Guardia di Finanza dal Ministro dell’Economia e delle Finanze con la direttiva annuale per l’azione amministrativa, svolgendo funzioni correlate alla peculiarità del dispositivo aeronavale in tutte le missioni attribuite al Corpo.
I principali campi d’azione sono:
- il controllo economico della fascia costiera, del mare e delle acque interne, congiuntamente al monitoraggio dello spazio aereo sovrastante;
- il concorso ai servizi di polizia doganale per la sorveglianza del traffico marittimo, il contrasto alla contraffazione e all’importazione di merce illegale;
- l’indebito utilizzo di prodotti energetici per i quali sono previste agevolazioni in materia di accise;
- l’impiego di personale “in nero” a bordo delle imbarcazioni;
- i casi di illegittima percezione di contributi a carico del bilancio nazionale ed europeo previsti per gli operatori del settore marittimo e della pesca, principalmente per la ristrutturazione del naviglio, gli impianti di acquacoltura, la riconversione professionale del personale navigante e la demolizione dei pescherecci;
- il concorso nelle attività di prevenzione e repressione degli illeciti in materia ambientale e demaniale, grazie alle dotazioni tecnologiche installate sui mezzi aerei e a specifiche iniziative di collaborazione con enti di ricerca;
- la polizia marittima a titolo di concorso nella constatazione delle violazioni amministrative e penali previste dal Codice della navigazione.
La combinazione fra terra e mare e l’unitarietà del dispositivo aeronavale sono leve irrinunciabili per consentire al Corpo il pieno assolvimento delle sue missioni istituzionali per il contrasto ai traffici di droga, di esseri umani, di tabacchi lavorati, di armi e di merce contraffatta.
Traffici che, in massima parte, originano oltre mare e transitano per il mare, ma che producono i loro effetti all’interno del territorio e che fanno capo ad organizzazioni criminali transnazionali la cui scoperta e disarticolazione presuppone un’azione investigativa che - senza soluzione di continuità - si sviluppi con la massima e rapida integrazione fra dispositivo di vigilanza a mare e Reparti sul territorio.
Tale azione di vigilanza aereonavale per fini di polizia, incisiva e costante lungo tutto lo sviluppo costiero nazionale, è stata riconosciuta alla Guardia di Finanza anche dal Decreto del Ministro dell'Interno 25 marzo 1998 “Direttive per il coordinamento dei servizi di ordine e sicurezza pubblica sul mare” (c.d. Decreto Napolitano) il quale ha valorizzato il ruolo determinante del Corpo nell’espletamento dei servizi di sicurezza del mare, in virtù dell’idoneità all’impiego multifunzionale della sua flotta.
Nel Decreto Interministeriale del 14 luglio 2003 e nel conseguente Accordo Tecnico Operativo del 14 settembre 2005, è delineato il dispositivo di vigilanza nazionale in materia di contrasto all’immigrazione clandestina nel quale alla Guardia di Finanza è affidato il ruolo di coordinamento delle attività di contrasto svolte in mare da tutti gli operatori nazionali.
Questa ampia proiezione operativa è stata rafforzata con il decreto del Ministro dell’Interno del 15 agosto 2017, concernente la Direttiva sui comparti di specialità, emanato a seguito del Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 177, affidando al Corpo il comparto della “sicurezza del mare” e individuando la Guardia di Finanza quale unica Forza di polizia deputata ad assicurare i servizi di Ordine e Sicurezza Pubblica in ambiente marino.
Tali funzioni operative di sicurezza del mare si sostanziano:
- nell’esecuzione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica e di controllo del territorio sul mare e nello spazio aereo sovrastante, fatte salve le competenze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e delle Autorità provinciali in materia di ordine pubblico;
- nel contrasto ai traffici illeciti perpetrati via mare, quali il contrabbando di tabacchi lavorati esteri e il traffico di sostanze stupefacenti e di esseri umani da parte di organizzazioni criminali transnazionali, che presuppone un’azione operativa caratterizzata dalla stretta sinergia tra componente aeronavale, territoriale e specialistica;
- nella sorveglianza delle frontiere marittime, anche ai fini del contrasto all’immigrazione clandestina all’interno del mare territoriale e della zona contigua, compreso l’esercizio delle attività connesse alle operazioni di cooperazione internazionale sotto l’egida dell’European Border and Coast Guard Agency - Frontex, nel cui ambito è assegnato alla Guardia di Finanza il ruolo esclusivo di coordinamento tattico.
Negli ultimi anni la Guardia di Finanza, anche nel settore aeronavale, ha consolidato le già proficue relazioni internazionali instaurate nel tempo e avviato nuove forme di collaborazione con omologhi partner esteri.
Il Corpo, impegnato nelle attività di contrasto alla tratta di esseri umani oltre che nella prioritaria opera di concorso alla salvaguardia della vita in mare, partecipa attivamente alle operazioni avviate dall’Agenzia Europea FRONTEX - European Border and Coast Guard Agency.
In tale ambito, il Corpo partecipa alle operazioni internazionali aeronavali “Poseidon” in Grecia per il monitoraggio del tratto di Mar Egeo antistante le coste Turche, “Albania” e “Montenegro” per la sorveglianza aerea dell’Adriatico Meridionale.
Dal 1° novembre 2014, inoltre, la Guardia di Finanza è parte attiva nell’operazione congiunta per il pattugliamento del bacino del Mediterraneo centrale, al fine di contrastare i traffici migratori illegali provenienti dal Nord Africa.
L’operazione, nata originariamente con il nome di “Triton” e successivamente rinominata "Themis", dal mese di giugno 2024 è stata ulteriormente aggiornata nella denominazione "Italy".
In analogia con le precedenti edizioni, il Corpo, oltre ad impiegare numerosi mezzi navali ed aerei, coordina le attività mediante l'International Coordination Centre, istituito presso il Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare.
Inoltre, nello svolgimento dei compiti istituzionali molto spesso le unità aeronavali del Corpo sono impegnate in operazioni di ricerca e soccorso (SAR) nel Mediterraneo e in altre attività a salvaguardia della vita umana in occasione di calamità o disastri.
La Guardia di Finanza, quale Forza di Polizia e Corpo Armato dello Stato, ai sensi dell’art. 11 della legge n. 225 del 1992, rientra nel novero delle strutture e Amministrazioni dello Stato coordinate dal Dipartimento della Protezione Civile.
In quest’ottica gli interventi di assistenza, seppur di natura concorsuale rispetto ai prioritari compiti istituzionali, trovano sempre nel Corpo un pronto interlocutore capace di fornire risposte efficaci ad ogni esigenza, anche la più imprevedibile.
Migliaia sono le persone salvate annualmente da situazioni di grave pericolo anche in occasione dei massicci e reiterati episodi di immigrazione clandestina con il contributo fornito dal dispositivo aeronavale.
Proprio per le generose azioni umanitarie di cui si sono resi protagonisti i Finanzieri sia nei mari che nelle acque interne, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha concesso alla Bandiera di Guerra del Corpo in occasione delle celebrazioni per il 242° Anniversario di Fondazione del Corpo, la Medaglia d’Oro al Valore della Guardia di Finanz.a