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Domenica 21 aprile, sul Monte Legnone, montagna simbolo e molto frequentata, che sovrasta l’abitato di Colico ad inizio Valtellina, si è tenuta una grossa esercitazione congiunta che ha visto impegnate le tre Stazioni S.A.G.F. valtellinesi, la Sezione Aerea di Venegono e la Stazione C.N.S.A.S. Valsassina-Valvarrone operante in quell’area montana.
Inizialmente l’esercitazione si sarebbe dovuta svolgere nel mese di marzo ma le condizioni nivo-meteorologiche sulla montagna non avevano permesso di svolgere l’attività in sicurezza e si è quindi optato per il rinvio.
La Stazione C.N.S.A.S. ha simulato un intervento di soccorso sulla parete ovest del Monte Legnone, in particolare nel canale Sovian, dove già in passato si sono verificati incidenti ai danni di alpinisti precipitati.
Simulare quindi un’attività di soccorso in quella zona ha permesso di definire e valutare le modalità di intervento in caso di necessità.
La Stazione di Valsassina-Valvarrone ha deciso di coinvolgere le Stazioni S.A.G.F. e ha richiesto il supporto aereo per lo svolgimento dell’attività, questo a conferma di quanto il rapporto tra Guardia di Finanza e C.N.S.A.S. in quella zona sia molto forte e sinergico. Negli ultimi anni infatti i due enti si sono trovati spesso ad operare insieme in quella zona e questo ha permesso di rafforzare i rapporti e uno scambio di vedute in ambito di soccorso in montagna.
La Sezione Aerea di Venegono ha preso parte col l’elicottero AW 169, in dotazione al corpo, il quale ha permesso il trasporto a monte di tutto il materiale che si è reso necessario per lo svolgimento dell’attività. I soccorritori hanno invece raggiunto la montagna via terra fino il bivacco “Ca de Legn”, dal quale sono cominciate le operazioni di soccorso simulato.
Il personale ha poi raggiunto la base del canale Sovian, dove è stato previsto l’incidente di un alpinista; da qui si è provveduto al trasporto della barella fino la verticale al di sotto del bivacco e tramite l’argano WINCH ORTLES KONG si è provveduto al recupero della barella in salita.
Questo ha permesso agli operatori di valutare ed affinare tutte le procedure necessarie per questo tipo di intervento, da adottare in caso di necessità reale.
Una volta terminate le operazioni le squadre hanno fatto ritorno a valle e l’elicottero GdF ha
permesso ancora una volta, il trasporto in sicurezza a valle del materiale adoperato.