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A seguito di quanto riscontrato nella prima parte di estate, la stagione, che sta quasi per volgere al termine, rischia di ottenere il primato in termini di numero di soccorsi effettuati.
Le varie operazioni di soccorso, coordinate dal Comandante della Stazione S.A.G.F. di Sondrio, nel mese di luglio, si sono di fatto quantificate in trentacinque interventi, mentre nei soli primi ventiquattro giorni del mese di agosto si contano già ventinove interventi di cui cinque purtroppo con esito drammatico.
Purtroppo una delle cause principali, per le quali gli uomini del soccorso alpino sono stati allertati, è la perdita d’orientamento durante l’attività di raccolta funghi.
Un problema che ogni anno ciclicamente si ripresenta: appassionati che si addentrano nei boschi valtellinesi e per cause dovute al terreno talvolta scivolano, riportando lesioni anche fatali; in altri casi la persona si ritrova di colpo senza cognizione di causa, in luoghi dove la progressione o il rientro per la via di salita risulta proibitiva o troppo pericolosa.
Riguardo queste tematiche è intervenuto in prima persona il Comandante del Soccorso Alpino di Sondrio, LGT MAIOGLIO Cristian, che durante un’intervista rilasciata al giornale locale “La Provincia”, ha provveduto a dare delle raccomandazioni fondamentali per preservare la sicurezza dei frequentatori della montagna.
Queste linee guida avrebbero un ruolo fondamentale nella localizzazione del disperso, riducendo di molto i tempi di ritrovamento e quindi avere maggiori possibilità di ritrovare in vita la persona.
La Guardia di Finanza, da qualche anno, è dotata di un apparecchio sui propri elicotteri in grado di captare il segnale cellulare della persona dispersa e successivamente individuarne la posizione. Alla luce di questo risulta fondamentale portare con se un telefonino ed avere la cortezza che sia sempre ben carico e funzionante.
In secondo luogo, altra accortezza che dovrebbe avere l’’utente della montagna, sarebbe quella di munirsi di un telefonino di nuova generazione che sia Android o Apple ed avere attiva la posizione GPS collegata al proprio account Google col quale abbiamo accesso al dispositivo.
Questa particolarità consente agli uomini, che prendono parte alle operazioni di soccorso, di risalire alla posizione del dispositivo o comunque avere un’idea del percorso intrapreso riducendo di molto l’area di ricerca.
Negli ultimi due giorni la stazione è stata particolarmente impegnata in un intervento di soccorso abbastanza inconsueto; due donne durante un’escursione sono scivolate nel torrente e non sono più riemerse. Gli uomini della Stazione S.A.G.F., in collaborazione con la Sez. Aerea di Bolzano, hanno provveduto al trasporto in quota di tutte le squadre impegnate nella ricerca e al successivo recupero delle salme. La zona delle operazioni era particolarmente impervia considerato anche il fatto che, visto il caldo eccezionale degli ultimi giorni, la portata del fiume era molto impetuosa.
Ancora una volta i soccorritori hanno dovuto mettere in campo tutte le proprie conoscenze tecniche, e non solo, per assicurarsi un esito positivo delle operazioni.