Le origini

La nascita del Servizio Navale della Guardia di Finanza si può far risalire all’8 marzo 1896, allorquando fu disposto con il R.D. nr. 75 la cessione, dalla Regia Marina al Ministero delle Finanze, di alcune imbarcazioni per il servizio di vigilanza sui laghi di Garda, Lugano e Maggiore, nonché sulla Laguna veneta.

Appena 21 anni dopo, nel 1917, presso la Legione di Genova venne costituita la Stazione Battelli Incrociatori, la cui circoscrizione di servizio corrispondeva con i confini geografici della regione.

Chi siamo

Tre anni dopo, nel 1920, venne altresì istituita la Compagnia Porto mare di Genova e la Sezione Mare.

Nel giugno del 1926 vennero ufficialmente istituite la Stazione Naviglio di Genova, le Squadriglie e le Sezioni Naviglio di La Spezia, Sestri Ponente ed Imperia, il cui primo comandante fu il Tenente Federico Gionco.

Tale dislocazione territoriale risulta pressoché analoga a quella odierna, eccezion fatta per la soppressa Sezione Naviglio di Sestri ponente e per l’istituzione della Sezione Operativa Navale alla sede di Savona.

La caserma

La sede della Stazione Navale di Genova è dal lontano 22 agosto 1929 la caserma di Molo Giano. Tale costruzione, oggetto di diverse ristrutturazioni, è stata testimone nel tempo di tutti gli accadimenti storici del Porto di Genova, costituendone parte integrante ed imprescindibile baluardo.

Chi siamo

A seguito del bombardamento navale sulla città da parte delle Forze Alleate, il 9 febbraio 1941, la caserma venne distrutta. Il fabbricato fu ricostruito nel Dopoguerra, in posizione diversa da quella originaria ma sempre nell’area demaniale marittima di Molo Giano.

Gli anni del secondo conflitto mondiale

Già prima della seconda guerra mondiale era stato ipotizzato l’impiego bellico delle unità in forza al Comando Stazione Navale di Genova.

Nel maggio del 1934 fu stabilito che le due motovedette della Squadriglia Naviglio di San Remo e le due motobarche della Squadriglia Naviglio di Lerici fossero messe a disposizione della Regia Marina. Le rimanenti quindici unità, dislocate tra Genova, Imperia, Sanremo e Santa Margherita Ligure sarebbero invece state messe a disposizione del 2° Corpo d’Armata Territoriale di Alessandria.

Gli anni del secondo conflitto mondiale

All’inizio delle ostilità belliche la zona dell’Alto Tirreno, considerata la vicinanza al confine francese, ebbe notevole importanza operativa. I compiti assegnati al Comparto Navale della Guardia di Finanza erano quelli di vigilare sulle ostruzioni poste all’entrata dei porti mercantili, pattugliare i settori portuali, pilotare le navi in arrivo ed in partenza dai porti, nonché di recapitare gli ordini ai convogli in transito.

A seguito dell’armistizio, dopo aver effettuato oltre 7.200 missioni in tutto il Mar Ligure, le unità navali per non cadere in mano nemica vennero autoaffondate, o una volta in mano ai tedeschi vennero da questi distrutte.

Come conseguenza della perdita dei mezzi navali, numerosi finanzieri di mare vennero inquadrati in reparti mobilitati o in formazioni partigiane, dando un fattivo contributo alla guerra di liberazione.

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