Descrizione
Alla fine degli anni '70 venne catturato nel napoletano un motoscafo contrabbandiero molto più moderno e prestante dei classici "motoscafi blu" comunemente in uso fino a quel momento. Dalle indagini conseguenti e dalle prove fatte sullo stesso, che era stato immediatamente incorporato nel naviglio, i Finanzieri osservarono due cose: che erano scesi in campo i "Marsiglesi" e che se volevano essere in grado di contrastare la nuova generazione di motoscafi dovevano immediatamente adeguare la loro flotta ai nuovi scenari del contrabbando via mare.
Il motoscafo catturato era infatti uno splendido "Drago", costruito dai "Cantieri Navali Italcraft" di Gaeta su progetto del leggendario Renato "Sonny" Levi.
Era veramente un mostro di tecnologia per il disegno di carena, le forme dello scafo, i materiali di costruzione impiegati, tutti tendenti a ottimizzare il peso e la tenuta al mare dell'unità. Ma la caratteristica più impressionante era un'altra; all'epoca della sua costruzione il "Drago" era il "day-cruiser" con motore diesel più veloce del mondo, essendo in grado di filare 50 nodi, contro gli scarsi 40 delle similari imbarcazioni a benzina del tempo. Il segreto era nell'adozione delle prime eliche di superficie che rivoluzionarono da quel momento la concezione delle unità veloci.
Appresa la lezione, vennero quindi acquisite 12 unità denominate V.4000 "Drago" che hanno costituito negli anni '80 la componente di punta del naviglio del Corpo. Alla fine degli anni '90 8 unità di questa classe sono state cedute al Governo della Repubblica di Albania nel quadro degli accordi bilaterali con il Governo Italiano.