Dal 2000 ad oggi
Il D.Lgs nr. 68 del 2001, istitutivo dei nuovi compiti della Guardia di Finanza, ha riconosciuto anche alla Componente Aeronavale del Corpo la responsabilità di salvaguardare gli interessi economico-finanziari e la sicurezza alle frontiere del Paese e dell’Unione Europea, anche attraverso la quotidiana azione di vigilanza e controllo in mare su tutte le attività commerciali e diportistiche.
Per conformarsi al progresso normativo che ha segnato un accrescimento delle competenze assegnate al Servizio Navale, nonché per ottimizzare le nuove risorse tecniche acquisite in corrispondenza dello sviluppo tecnologico dei mezzi, nel 2006 il Corpo ha introdotto un rinnovato strumento organizzativo interno che, nel gennaio 2006, è stato compendiato nella Circolare ordinativa nr. 10000, che decreta l'istituzione di due componenti operative: quella costiera/regionale e quella alturiera.
La radicale revisione dell’assetto organizzativo del Comparto Aeronavale ha avuto quali obiettivi principali la realizzazione di un dispositivo di controllo unitario delle frontiere marittime, il potenziamento delle capacità di difesa avanzata nelle acque internazionali, l’ottimizzazione dei mezzi e delle risorse finanziarie e la valorizzazione del personale.
Alla prima componente, quella costiera, composta da 14 Reparti Operativi Aeronavali, alle dipendenze dei rispettivi Comandi Regionali, dotati di mezzi navali veloci e velocissimi, nonché di Guardacoste ed elicotteri di classe minore, sono stati assegnati compiti di polizia economico-finanziaria e di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica nelle acque territoriali e interne, nei confronti delle attività economiche site nei porti, lungo il litorale e di quelle direttamente correlate al mare, attività di sorveglianza dai traffici illeciti e di tutela dell’ambiente, del demanio e del patrimonio artistico e culturale.
La componente alturiera, posta sotto l’unica dipendenza del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare, articolata su 5 Gruppi Aeronavali alle sedi di Taranto, Messina, Trapani, Cagliari e La Spezia, dotati di unità navali ed elicotteri di classe maggiore, e sul Gruppo di Esplorazione Aeromarittima di Pratica di Mare, dotato di velivoli ad ala fissa, è la più complessa articolazione operativa aeronavale della Guardia di Finanza. Alla stessa sono stati assegnati compiti di vigilanza in alto mare, anche in cooperazione con le omologhe Forze di Polizia europee. La Componente d’altura in mare aperto, in forza del diritto internazionale, risponde alle nuove esigenze di controllo delle frontiere esterne dell’Unione Europea nel bacino del Mediterraneo, sulle cosiddette "autostrade del mare", per la sicurezza degli scambi commerciali, per il contrasto al traffico di persone, di sostanze stupefacenti, armi, rifiuti tossici e nocivi.
Nel quadro della collaborazione con le Istituzioni e con le altre Forze di Polizia dei Paesi comunitari, sono da sottolineare:
- la partecipazione alla missione di cooperazione di polizia in Albania, dove il Corpo è presente con un proprio Comando alle sedi di Durazzo e Valona, dotato di mezzi navali di nuovissima concezione, con l’obiettivo di cooperare con le locali Istituzioni nella lotta al traffico di migranti e di sostanze stupefacenti;
- la partecipazione alla missione in Libia, di assistenza alle locali Forze di Polizia, per il pattugliamento delle acque territoriali ed internazionali prossime alle coste libiche, per contenere il fenomeno illegale dell'immigrazione via mare;
- l’importanza assunta, sempre in materia di lotta al traffico internazionale di droga, dalla collaborazione con il Maritime Analysis and Operations Centre – Narcotics (M.A.O.C./N.) con sede a Lisbona, cui compete la responsabilità di raccordare le investigazioni delle varie Forze di Polizia europee in tema di contrasto al traffico di stupefacenti diretti dal bacino atlantico verso le coste comunitarie. In particolare, quindi, la lotta al traffico internazionale di cocaina sulle rotte provenienti dal Sud-America, ha conosciuto importanti risultati anche grazie all’impiego della componente aeronavale della Guardia di Finanza. Sono da annoverare già numerose operazioni effettuate in Atlantico, che ad oggi hanno consentito il sequestro di oltre 10 tonnellate dello stupefacente diretto sulle piazze europee, infliggendo un durissimo colpo alle organizzazione criminali che lucrano sui proventi derivanti da questo illecito traffico.
Ma è nell’azione di vigilanza e prevenzione del traffico illegale di migranti che il Servizio Navale della Guardia di Finanza ha saputo, nella storia più recente, mettere in campo le proprie migliori tradizioni marinaresche e le più importanti funzioni di polizia a tutela dei diritti fondamentali dello Stato e dei Cittadini.Nel contrasto dell’immigrazione clandestina la Componente Navale ed Aerea della Guardia di Finanza ha fornito, sin dall’insorgere delle prime manifestazioni del fenomeno, un contributo di assoluto rilievo che si manifesta anche nella partecipazione a numerose iniziative operative internazionali.Il Corpo, infatti, ha sostenuto sin dal primo momento, tutte le iniziative promosse dall’Agenzia Europea “FRONTEX”, istituita dal Consiglio dell’Unione Europea il 26 ottobre 2004, con il compito principale di coordinare la cooperazione operativa tra gli Stati membri in materia di gestione delle frontiere esterne e di fornire, agli stessi Stati membri, il sostegno tecnico ed operativo necessario a rafforzare le proprie capacità di vigilanza.Nell’ambito dei progetti operativi promossi dall’Agenzia “FRONTEX”, in tema di contenimento dei flussi migratori illegali, particolare importanza riveste la partecipazione della Guardia di Finanza all’Operazione “HERA” in Senegal, a sostegno del Regno di Spagna per il controllo dei flussi migratori in provenienza dal Senegal e dalla Mauritania e diretti, dopo aver attraversato oltre 1000 miglia di Oceano Atlantico, verso le isole Canarie. All’Operazione “HERA” il Corpo ha impiegato nella capitale senegalese, Dakar, tra maggio e giugno del 2007, per la prima volta in missione operativa in oceano, una propria unità navale, il Pattugliatore d’altura P.03 DENARO del Gruppo Aeronavale di Taranto.