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Dalla rotta algerina consistenti sbarchi in Sardegna

Ai fini del contrasto del fenomeno di immigrazione clandestina, al Corpo è stata demandata la responsabilità operativa nell’azione di sorveglianza in mare, da attuare attraverso la propria componente aeronavale.

La costante e permanente attività svolta dalla Sezione Aerea ha permesso di monitorare, nel corso dell’anno, la cosiddetta rotta algerina che collega le coste del Nord Africa a quelle del Sud Sardegna.

Tale rotta è spesso utilizzata dai migranti per raggiungere l’Italia mediante piccole imbarcazioni in legno, di circa 6 metri di lunghezza, munite di motore fuoribordo con una capienza media di circa 10 persone, consentendo di raggiungere le coste sarde, in condizione di mare calmo, in circa 12 ore di navigazione.

Gli equipaggi, una volta analizzate le condizioni meteo e marine, predispongono una minuziosa e dettagliata pianificazione di ricerca dei possibili migranti. Il radar e la telecamera installati a bordo dell’elicottero permettono la ricerca e l’identificazione dei possibili target d’interesse anche a diverse miglia nautiche di distanza, consentendo di comunicare rotta e velocità dell’imbarcazione al comparto competente che raggiungerà la posizione GPS del barchino nel più breve tempo possibile.

L’attività, coordinata dal Reparto Operativo Aeronavale e in stretta collaborazione con l’Agenzia europea FRONTEX per la sicurezza delle frontiere europee, ha consentito l’avvistamento di 6 barchini da parte della Sezione Aerea Elmas per un totale di 56 migranti durante il corso del primo semestre del 2019.

Ultimo aggiornamento

12-01-2022 12:01

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