Operatore dei Sistemi di Bordo
Gli operatori sui sistemi di bordo – ispettori, sovrintendenti appuntati e finanzieri – impiegano i sofisticati sensori degli aeromobili della Guardia di Finanza. Questa figura non è prevista sull’elicottero NH.500 che non possiede sensori e nemmeno a bordo dell’A.109AII il cui radar viene utilizzato dal secondo pilota.
Sul Piaggio P.166DP1 è previsto un solo operatore che impiega i sensori aviomontati, il radar di ricerca e l’apparato elettro-ottico; lo stesso dicasi per l’elicottero AW 139.
Sull’ATR 42 MP gli operatori sono due: uno effettua la ricerca dell’obiettivo con il radar e, dopo averlo individuato, lo trasferisce all’altro che lo identifica con i sistemi optronici di bordo.
Il metodo di reclutamento ordinario per il personale operatore sui sistemi di bordo che presta servizio nella componente aerea del Corpo è il concorso interno riservato ai militari in servizio permanente effettivo nella Guardia di Finanza.
Periodicamente l’Ufficio Aereo del Comando Generale, in base alle esigenze del comparto e alle risorse disponibili, indice a tal fine i cosiddetti “interpelli di specializzazione” riservati agli ispettori e finanzieri in servizio. L’aver riservato l’accesso alle selezioni al personale del Corpo garantisce che tutti i candidati possiedano già quelle doti caratteriali – una particolare tensione ideale e morale, senso del dovere, fedeltà alle Istituzioni dello Stato, spirito di Corpo – che animano ogni “finanziere”.
Inoltre, il personale che ha già seguito i corsi di formazione per l’accesso al Corpo – dal corso per finanziere a quello dell’Accademia per Ufficiale – è in possesso di quelknow-how tecnico-professionale in materia economica e finanziaria che contraddistingue le Fiamme Gialle. Avendo già prestato servizio nelle articolazioni operative, questi conoscono l’organizzazione ed il modus operandi della Guardia di Finanza: un bagaglio di conoscenze interiorizzato che, quando saranno a bordo di un aeromobile in volo, consentirà loro di meglio interagire con le altre unità operative.
I candidati che superano la selezione per diventare operatore sui sistemi di bordo, seguono un corso di specializzazione presso il Centro di Aviazione di Pratica di Mare: una prima parte teorica, in cui si apprendono i principi del volo, quelli tecnici dei radar ed il funzionamento dei sensori di bordo, e una seconda pratica che prevede l’addestramento con missioni di volo di crescente difficoltà sul velivolo ATR 42 MP.
Al termine del corso, conseguita la specializzazione, sulla base dei risultati di profitto del corso e delle esigenze del comparto, i neo operatori vengono destinati alla linea ad ala fissa o a quella ad ala rotante e saranno immessi in servizio nei Reparti aerei del Corpo garantendo il loro supporto alle difficili missioni operative cui il reparto è chiamato ad intervenire.