Il Comando Generale
La costituzione del Comando Generale risale al 1906 a seguito dell'entrata in vigore della legge 19 luglio.
Tenacemente voluta dalle figure più rappresentative del Corpo perché corrispondeva ad una delle istanze più sentite dal personale, cioè il distacco dell'Istituzione dalla Direzione Generale delle Gabelle, alla quale fino ad allora era vincolata sotto il profilo della gestione del personale e della logistica e dalle Intendenze di finanza provinciali dalle quali dipendeva, in via esclusiva, ai fini del servizio.
Il 16 agosto 1906, che segna la data della nomina e del'insediamento del primo Comandante Generale (Generale Cesare Confalonieri), è l'evento più importante della lunga storia del Corpo.
Il nuovo organismo aveva ordinamento civile, ma era soggetto, quanto a trattamento del personale in tema di impiego, disciplina e di status agli stessi obblighi dei militari. Retto da un Generale del "Regio Esercito", era alla diretta dipendenza del Ministro delle Finanze.
Il 3 giugno 2010 segna un altro passo importante della storia del Comando Generale, infatti, con la Legge nr. 79, si stabilisce che "il Comandante Generale della Guardia di Finanza è scelto fra i generali di Corpo d'Armata in servizio permanente effettivo del medesimo Corpo o dell'Esercito ed è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della difesa".
Oggi, il Comando Generale del Corpo ha funzioni di alta direzione, pianificazione, programmazione, indirizzo e controllo delle attività istituzionali e si trova in Viale XXI Aprile, 51 - 00162 ROMA.