Valanga sul monte Bianco
Il Monte Maudit è una bellissima cima con la punta a piramide di metri 4468, terza montagna per altezza del Massiccio del Monte Bianco. Contornata da imponenti ghiacciai, questa montagna è da secoli raggiunta da numerosi alpinisti che la scalano da vari itinerari, il più frequentato è il versante francese che guarda la valle di Chamonix, da dove si passa per raggiungere la cima del M. Bianco.
Come è normale in questo periodo dell’anno, molte cordate di alpinisti partono dai rifugi del massiccio del Monte Bianco transitando lungo questo itinerario. Nelle prime ore del mattino del 12 luglio 2012, quando l’alba fa capolino all’orizzonte, alcune cordate stavano passando lungo il pendio che porta vicino alla cima del Monte Maudit.
In questo tratto di salita, le cordate procedono lentamente a causa del ripido versante e della quota, che con la stanchezza si fa già sentire. Improvvisamente dalla zona alta del pendio, un blocco di ghiaccio cadendo in basso, provoca il distacco di una valanga, che va a travolgere i numerosi alpinisti impegnati nella salita. Coloro che fortuitamente restano illesi e assistono impotenti alla tragedia, chiamano immediatamente i soccorsi.
I primi soccorritori della Gendarmeria Francese arrivati sul posto, si rendono conto della drammaticità dell’evento e chiedono l’aiuto anche dei soccorritori italiani. Dopo non molto in caserma arrivava la richiesta di aiuto e immediatamente 4 militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Entreves con l’unità cinofila da valanga, venivano trasportati con l’elicottero nella zona della tragedia. I militari del Soccorso Alpini della Guardia di Finanza davano un valido contributo al ritrovamento di alcune vittime, lavorando senza risparmi di energie fianco a fianco ai gendarmi francesi.
Al termine della giornata, si contavano 9 vittime e 15 alpinisti recuperati tra illesi e feriti, i soccorritori hanno lavorato con generosità mettendo a rischio la propria incolumità, in quanto c’era ancora il pericolo di ulteriori crolli di seracchi. Le operazioni si concludevano nel pomeriggio con il rientro alla base dei soccorritori.