Valdostano muore sul Castore
Dopo il recupero dell'alpinista ucraina folgorata da un fulmine sul Pic Tyndall, anticima del Cervino, il 2 luglio e recuperata il giorno successivo, insieme ai suoi compagni di scalata, fortunatamente solo in leggero stato di ipotermia, ma illesi, un'altra morte in montagna si è avuta non lontano, nel gruppo del Monte Rosa, sulla cima del Castore, a 4221 metri.
Uno sciatore valdostano, seguendo la via del noto trofeo Mezzalama, è partito a piedi dal Piccolo Cervino diretto al Castore. Con sé non aveva alcuna attrezzatura alpinistica, né ramponi, né piccozza, né altro.
Dopo essere arrivato quasi in cima alla montagna, è scivolato sulla neve e gli è stato impossibile arrestare la caduta. La velocità acquisita ed un salto di rocce gli sono stati fatali, causandogli traumi e ferite mortali.
La sua corsa è terminata solo 400 metri più in basso, su di un nevaio sotto la verticale della vetta.
Il corpo è stato recuperato dal Soccorso Alpino Valdostano insieme ai militari del SAGF, delegati dalla Procura della Repubblica di Aosta ad effettuare i rilievi e gli atti di P.G.