Sequestro di amianto e rifiuti speciali pericolosi
Nell’ambito di specifici servizi di polizia economico – finanziaria finalizzati anche alla tutela ambientale, il 15 giugno 2016 militari della Stazione Navale eseguivano in Viserba – frazione di Rimini, un controllo rivolto al corretto smaltimento dei rifiuti prodotti da parte di una ditta individuale operante nel campo della carpenteria navale.
I finanzieri, all’esito del sopralluogo all’interno del sito aziendale, rilevavano la presenza, depositate sul terreno, di numerose tipologie di rifiuti speciali pericolosi stoccati in maniera indiscriminata, quali contenitori di oli esausti, rifiuti di apparecchiature elettriche, autoveicoli dismessi fuori uso.
Veniva altresì constatata, in un’area dello stabile industriale, la presenza di numerose onduline in cemento – amianto (eternit), opportunamente celate sotto un cumulo di pezzi di ricambio per automobili e sbrigativamente accatastate all’aperto.
Il titolare della ditta individuale, a richiesta dei militari operanti, non esibiva alcuna documentazione ambientale idonea a giustificare la presenza ed il regolare deposito sul sito aziendale dei rifiuti.
Per quanto sopra, i militari operanti procedevano al sequestro di kg. 700 circa di onduline di cemento – amianto (eternit), di nr. 2 autoveicoli dismessi e fuori uso, di kg. 30 di oli esausti e di kg. 50 di accumulatori al piombo.
Il titolare dell’officina navale veniva denunciato a piede libero alla competente A.G. per il reato di gestione dei rifiuti non autorizzata; nei suoi confronti veniva anche contestata l’irregolare tenuta del previsto registro di carico e scarico dei rifiuti, violazione amministrativa punita dal D.lgs. 152/2006 (norme in materia ambientale) con la sanzione amministrativa pecuniaria da € 2.600 ad € 15.500.