Reperto archeologico recuperato dai militari della Stazione Navale di Rimini
Nell’ambito di una specifica missione addestrativa in mare finalizzata anche alla ricerca e tutela del patrimonio archeologico sommerso, effettuata nelle acque antistanti la costa riminese, da parte dei militari sommozzatori con il supporto logistico di una unità navale del Corpo, veniva rinvenuto e recuperato un reperto di rilevante interesse archeologico.
In particolare durante l’immersione caratterizzata da condizioni di scarsa visibilità, dovute alla torbidezza delle acque ed al tipo di fondale per lo più fangoso e sabbioso, veniva individuata sul fondale, la presenza di un oggetto quasi totalmente ricoperto dal fango.
Lo stesso portato in superficie, risultava essere un’anfora alta cm. 53 con una circonferenza di cm. 123, coperta da concrezioni marine, priva del collo, delle anse e del puntale ma in buone condizioni di conservazione.
Il reperto veniva successivamente visionato da personale tecnico della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna, precedentemente allertato, che ne evidenziava il valore storico identificandolo come anfora riconducibile ad una tipologia diffusa in epoca romana del tipo Dressel-25.
Attesa l’importanza del ritrovamento i militari del Nucleo Sommozzatori di Rimini unitamente agli esperti della citata Soprintendenza svolgeranno ulteriori indagini nell’area del rinvenimento in modo da verificare se siano presenti o meno ulteriori reperti.